ALLA RONDE DELLE
MINIERE VITTORIA PER BONDIONI-UNGARO (SKODA FABIA R5)
L’equipaggio
bresciano ha preso il comando dalla prima occasione
cronometrata cercando poi progressivamente l’allungo.
Ai posti d’onore i locali Bossalini (Citroen C4 WRC) e
Carella (Peugeot 208 R2).
Sfortuna per gli attesi Riolo, pesantemente attardato da una foratura
durante la terza prova,
Scattolon, fermato da una panne elettrica e Leoni, ritirato per una
“toccata”. |
Vittoria per Ilario Bondioni ed
Elia Ungaro su una Skoda Fabia R5, alla 7^ Ronde delle Miniere,
organizzato dalla Scuderia Invicta, gara di apertura della Lombardia
Ronde Cup e secondo atto del Campionato ERMS. Corsa oggi sui quattro
passaggi della celebre prova “Velleia” lunga circa 15 chilometri, la
gara ha esaltato l’equipaggio bresciano alla guida dell’ultima “arma” da
rally della Casa boema, che ha preso il comando della classifica già dal
primo tratto cronometrato, grazie ad una scelta di gomme ottimale,
quella che ha permesso di prodursi immediatamente in una progressione
difficile da riprendere per gli avversari.
Dietro a sé, Bondioni si è lasciato un’accesa bagarre, dalla quale è
emerso alla fine il locale Elia Bossalini, in coppia con Sara Gerevini
su una Citroen C4 WRC. Una gara punteggiata da diverse difficoltà,
quella di Bossalini, prima con problemi di visibilità causa il
parabrezza danneggiato dal cofano motore apertosi durante il primo
trasferimento (mentre stava portandosi allo start della PS1), poi per un
oggetto incastratosi nella pedaliera (durante la PS 2) ed infine con le
scelta di gomme su un fondo comunque indecifrabile per tutti. Al pilota
di Vigolzone va comunque il merito di avere tenuto i nervi saldi sino
alla bandiera a scacchi, sotto la quale ha salutato il secondo posto
finale consecutivo dopo quello della passata edizione.
Terzo gradino del podio per un altro piacentino di alto livello, Andrea
Carella, con una Peugeot 208 R2, affiancato da Taufer. In allenamento
per la sua seconda stagione in Francia, Carella ha sfruttato al meglio
la tecnicità del percorso per svolgere un utile training ed alla fine i
suoi riscontri cronometrici hanno argomentato una prestazione di alto
livello. Carella ha rilevato il gradino più basso del podio dalla terza
prova speciale, quando cioè chi lo aveva occupato sino ad allora, il
siciliano Salvatore “Totò” Riolo, con la Peugeot 208 T16 R5 è incappato
in una foratura scivolando in retrovia.
Quarta posizione finale per il reggiano Ivan Ferrarotti, in coppia con
Bizzocchi, sulla Renault Clio R3. In allenamento per la sua nuova
partecipazione al tricolore, il pilota di Carpineti ha cercato
soprattutto di registrare al meglio il set-up della vettura in una
strada spesso difficile da interpretare.
Buone le sensazioni avute da altri due driver che sono arrivati al
“Miniere” per testare e testarsi in vista del primo via tricolore del
Ciocco (Lucca) tra due settimane: il comasco Kevin Gilardoni (Renault
Clio R3T) ha finito l’esperienza in sesta posizione assoluta dietro alla
Ford Fiesta R5 di Alessandro Ghezzi ed il cuneese Giorgio Bernardi,
ottavo con una Peugeot 208 R2.
Rilevante è stata anche l’undicesima piazza finale del 18enne toscano di
Lucca Mattia Vita, figlio d’arte, qui al suo primo rally, disputato al
volante con una Peugeot 208 R2. Arrivato da una buona esperienza in kart
ed in circuito con le ruote scoperte ha saputo trarre il massimo da una
vettura performante e da una strada non certo facile.
La trasferta in terra piacentina ha invece avuto esito negativo per il
giovane pavese Giacomo Scattolon, appiedato da una panne elettrica alla
sua Mitsubishi Lancer Evolution Gruppo N ancor prima di tuffarsi nella
sfida e pure all’evergreen Franco Leoni non è andata meglio, avendo
dovuto alzare bandiera bianca durante la prima prova per una “toccata”.
Andato in archivio questo evento, per la Scuderia Invicta non vi saranno
soste: alle porte vi è il Rally delle Valli Piacentine, che il sodalizio
andrà a riproporre dopo che l’ultima edizione si è svolta nel 2012. La
data programmata per la “rinascita”, sarà la 26^ edizione, è quella del
16-17 aprile, dando quindi continuità ad una tradizione avvalorata da un
albo d’oro di prestigio, nel quale compaiono “nomi” che hanno fatto la
storia delle corse su strada italiane.
Ufficio Stampa Rally
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Bondioni-Ungaro
(Skoda Fabia R5)

Bossalini-Gerevini
(Citroen C4 WRC)

Carella-Taufer
(Peugeot 208)
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