CIRCUITO DI CREMONA, 10-11.17.2010
Trionfo per Caffi-Peroglio e Antonelli-Botticini |
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L’undicesima edizione del “Circuito di Cremona – Memorial Mariagrazia Donato”, disputato la notte tra sabato e domenica, ha riproposto temi agonistici e spettacolari tipici dei rally d’altri tempi. Per tante ragioni: anzitutto si è gareggiato di notte, come negli anni Settanta. Inoltre il via è stato dato da uno starter d’eccezione quale Sandro Munari, la partenza e l’arrivo si sono svolti in una piazza festante ed il successo è stato conquistato da piloti di grande capacità. Alex Caffi, vittorioso tra le auto storiche, e Gianpietro Antonelli, primo tra le moderne, hanno infatti imposto alla gara un sigillo di netto dominio, lasciando agli avversari solo scampoli di gloria.
Il
successo di Alex Caffi è, almeno in parte, cremonese. La gialla Porsche
911 che ha diviso con Roberto Peroglio è, infatti, elaborata dall’equipe
ZF motorsport, il team creato a Pontevico da Claudio Quarantani e Pietro
Noci, già vittorioso come pilota ed oggi sul gradino più alto del podio
anche come imprenditore. Il ritmo imposto dal campione bresciano è stato
irraggiungibile per tutti, e solo Andrea Stefanacci è riuscito a
conquistare un paio di prove speciali prima che problemi al motore lo
costringessero al ritiro. Alle spalle del vincitore si sono piazzati
Lucio da Zanche e Stefano Cirillo, autori di una gara regolare sempre a
ridosso dei primi. Completano il podio Marco Savioli e Alessandro
Failla.
Il rally
di Coppa Italia è, invece stato, ipotecato sin dall’inizio da Gianpietro
Antonelli e Stefano Botticini, su Peugeot 207 Franciacorta Corse. Dopo
la sfuriata iniziale di Riccardi-Contini, con la Subaru gruppo N,
l’equipaggi bresciano è salito in cattedra, mentre solo nel finale ha
leggermente allentato la tensione. Così ne hanno profittato Giuseppe
Freguglia e Gabriele Falzone, che però si sono dovuti accontentare solo
di qualche scratch e della piazza d’onore. Terzo si è invece
classificato Michele Caldaralo, abilissimo a sfruttare ogni cavallo
della Clio R3C. Tiramani-Mometti, Graffieti-Altomonte e
Destefani-Gentilotti hanno animato una battaglia avvincente a ridosso
dei battistrada. Il sesto posto ha premiato Alborghetti-Biasuzzi con la
piccola Peugeot 106 A6, mentre la top ten è stata completata da Lozza-
Fiorendi, Varisto-Baruffi e Vittalini-Tavecchio. Ufficio Stampa
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Da Zanche-Cirillo (Porsche 911 RSR) |
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Il Torrazzo, ieratico come sempre, osserva il carosello variopinto carosello di auto che, dalle 22, scendono in lizza per il “Circuito di Cremona – Memorial Mariagrazia Donato”. Sono i primi di un 108 equipaggi: 57 in gara nel Rally valido per la Coppa Italia 2a zona, 46 auto storiche e 5 nella “All stars”, la categoria non agonistica che riporta in prova speciale le regine della specialità. Ad abbassare la bandiera a scacchi uno starter d’eccezione: Sandro Munari. A far gli onori di casa è, invece, il sindaco Oreste Perri che divide l’abitacolo della Porsche 911 SC con Paolo Mantovani, presidente dell’associazione “Le botteghe del Centro”. Il suo saluto ai concorrenti potrebbe essere lo slogan della manifestazione “una grande notte di sport e motori, ma anche di sogni e passioni”. Non è il solo amministratore a partecipare a questa festa motoristica: in una singolare sfida diretta il Comune è rappresentato dal consigliere Marcello Ventura, con la Opel Ascona; la Provincia dall’assessore Chiara Capelletti, al via con la leggendaria Lancia Fulvia HF. Fanno sul serio i concorrenti in gara e, pochi metri dopo la partenza, iniziano a confrontarsi con il cronometro sul tracciato di 820 metri ricavato sul piazzale Azzurri d’Italia. La sfida delle storiche è occasione per riscoprire la storia della specialità, dalle piccole ma agguerrite A112 alle ruggenti Porsche, dall’elegante Ferrari 308 alla fascinosa Fiat 131 Abarth. Tra le vetture moderne, invece, si rinnova la sfida tra auto a due e quattro ruote motrici, tra motori atmosferici e turbocompressi. Ugualmente i piloti interpretano in maniera diversissima questo breve percorso dove brevi allunghi si alternano a curve secche: alcuni sfogano la potenza in abbondanti derapate, altri prediligono una guida vellutata, come insegna Alex Caffi, driver di Formula 1 ed oggi al volante della Porsche 911 della ZF motorsport. Il bresciano firma il miglior tempo tra le storiche, davanti ad Andreis-Farina e Savioli-Failla. Tra le moderne Riccardi-Contini superano Antonelli-Botticini. Desta sensazione il terzo tempo di Caldaralo-Poggi su Clio R3C. Dopo il Parco assistenza di Lugagnano i concorrenti affrontano gli Appennini. La “Vernasca”, con le sue curve di ampio raggio e gli allunghi decisi è l’aperitivo per una notte di forti emozioni. Il primo round di prove vede il tris di Giampietro Antonelli e Stefano Botticini, su Peugeot 207. Li seguono da vicino Giuseppe Freguglia e Gabriele Falzone, con una vettura gemella. Alle loro spalle si spartiscono scampoli di gloria il sorprendente Michele Caldaralo, velocissimo con la Clio R3C, e Mauro Destefani, che apprende in fretta i segreti della Clio S1600. Decisamente redditizia la condotta di Tiramani-Mometti e di Graffieti-Altomonte, sempre a ridosso dei primi. Costantemente nella topo ten Rudy Alborgetti, con la piccola Peugeot 106 di classe A6. In gruppo N Marangon-Biraghi e Fanti-Trentini procedono pressoché appaiati. Tra i ritiri eccellenti, invece, Riccardi-Contini, vincitori della prima speciale, e Bisoffi-Brugnara su Clio N3, scesi da Trento a caccia di punti pesanti per il Trofeo della Casa Francese. Tra le storiche, invece, Alex Caffi, su Porsche 911 ZF motorsport, impone un ritmo infuocato alla gara. Solo Stafanacci-Corsini sembrano in grado di tenere il passo, tanto da aggiudicarsi anche le speciali “Vernasca” e “Veronica”. Ma nella “Pellegrino” l’ex pilota di formula 1 consolida il primato, anche se deve superare il disagio di fari che funzionano ad intermittenza. Marco Savioli ed Alessandro Failla non smentiscono il proprio ruolo di capoclassifica del Campionato e del Trofeo del 2° Raggruppamento e tornano al parco assistenza in terza posizione, anche se devono dividere il podio temporaneo con Da Zanche-Cirillo. Nel 1° Raggruppamento, riservato alle auto più vecchie Cortimiglia-Radicchio, su Lotus Elan, allungano sull’unico equipaggi avversario superstite: Zumelli-Mazzei. Avvincente anche la sfida nella classe 1600 del secondo raggruppamento dove si fronteggiano Mondina-Pedrini a Marco e Luciano Morandi. William e Thomas Zanotto comandano il plotoncino di A 112 con prestazioni interessanti, tanto che gli avversari seguono piuttosto distanziati. Al ritorno al Parco Assistenza di Luganano c’è lavoro anche per i meccanici: Luigi Capsoni decide di sostituire il motorino d’avviamento e paga 6’ al Controllo, Cristiano Ricci denuncia problemi di frenatura alla Opel Ascona. Decidono comunque tutti di proseguire; Andreis ha problemi al cambio. Paganoni-Dell’Acqua decidono invece di ritirarsi perché il motore della 131 Abarth non è perfettamente a punto e rischia di danneggiarsi seriamente. Fuori anche Giuliani, fermato dalla pompa della benzina. |
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Dove abbiamo scattato le foto del nostro servizio |