Il
Torrazzo, ieratico come sempre, osserva il variopinto carosello del
"Circuito". Sono da poco passate le 21,30 quando la Porsche 911 RSR di
Riolo-Marin sale la pedana di partenza. Sono i primi tra circa cento
equipaggi. La gara racconta una storia affascinante, iniziata negli anni
Venti e proseguita, dal 1972, con i rally. Le prime protagoniste, in lizza
per il Challenge Europeo sono proprio le Fiat Abarth 131 e 124, le Porsche
356 e 911, le Opel Kadett e Ascona, le "Fulvia" e le "Alpine". Al volante
equipaggi provenienti dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera, dal Principato di
Monaco, dalla Repubblica Ceka e da San Marino. Pochi kilometri dopo, con la
prova speciale sul tracciato in riva al Po, inizia la gara vera e propria.
Il discorso riprende dove si era interrotto lo scorso anno. Salvatore Riolo
e Maurizio Marin, primi nel 2004, firmano il miglior tempo, confermando
ambizioni di vittoria. Precedono Parisi-Torlasco e Capsoni-Marisoli. 62
concorrenti scendono, invece, in lizza per il rally valevole per la Coppa
Italia 2a zona. Già prima del via iniziano i colpi di scena. Durante a fase
di allineamento cede un manicotto sulla Fiat Punto "Super 1600" di Stefano
Carini e Stefania Rossi: sono costretti al ritiro. Restano in lizza primato
le due litri gruppo A e le Mitsubishi della categoria Produzione.
Tramelli-Bottazzi, della locale scuderia IdeaRacing, onorano la gara di
casa: sono i soli a scendere sotto il minuto. Gli avversari, tuttavia, non
concedono molto: Beltrami-Ollio seguono a 7 decimi, Proh-Quarantani ad un
secondo. Bene anche Maurizio Aiolfi e Michela Nodi, quinti con la Renault
Clio RS in allestimento N3. Morgani e Gregori fanno valere la potenza della
loro Renault 5 gt turbo e si issano in vetta alle "Scaduta Omologazione".
Domani la gara vera e propria: partenza da Cremona alle 8,31 per far rotta
verso Carpaneto: Dalle 10 in poi, 8 prove speciale. Al via anche gli
equipaggi della regolarità. Arrivo, in piazza Duomo, alle 22,30.
La pioggia,copiosa ad inizio mattinata è la condizione ideale per
verificare la caratura dei piloti. Inoltre la "Parco Provinciale" è la più
lunga tra le prove. Tra le storiche Riolo è il più veloce, mentre solo Elia
e Pagagnoni riescono a contenere il distacco entro i 10 secondi. Dall’ottava
posizione in poi, i ritardi superano il mezzo minuto, dalla sedicesima la
frazione intera. Stesso copione sulla ps 3 "Antognano": l’equipaggio siculo
si conferma primo, mentre Elia perde contatto. Desta scalpore l’ottima
prestazione di Valeriano Toscani, che scala con la Innocenti Mini Cooper di
soli 1300 centimetri cubici fino all’undicesimo posti, davanti ad auto di
cilindrata ben maggiore. Sulla "Veleia" Riolo e Marin calano il poker e si
avvicinano al minuto di vantaggio. Rinvengono Mosso e Pagella, mentre
Capsoni sfrutta l’agilità della sua "Alpine". Pronostici sovvertiti nel
Rally di Coppa Italia. Beltrami-Ollio entrano in prova spavaldi e firmano lo
scratch precedendo le vetture a trazione integrale, potenzialmente favorite
in condizioni di aderenza critiche. Così si issano in testa. Proh e
Quarantani si confermano della partita: sono secondi in prova e nella
classifica assoluta. In sette abbandonano la gara: tra loro anche Leoni-
Valmassoi, già attardati ieri da problemi elettrici. I battistrada si
ripetono anche sulla "speciale" successiva, "Antognano", ma trovano in
Caldaralo- Baldini due emuli coraggiosi: sono secondi con la Clio N3.
Rainieri, Pascolani e Farina sono costretti alla resa, Pietro Noci piega il
ponte e accumula un ritardo superiore ai due minuti. La "Veleia" non è
ancora iniziata quando Quarantani rende la tabella di marcia: problemi di
motore ammutoliscono la Lancer. In testa Beltrami-Ollio aggiungono un
ulteriore risultato positivo e giungono al riordino con un discreto margine.
Tramelli-Bottazzi riconquistano la piazza d’onore, mentre soli 7 decimi
separano Caldaralo Baldini e Giaconia - Torri, in lotta per un posto sul
podio e per la vittoria in N3. Encomio meritato per Gubertini – Toni, noni
con la piccola Peugeot 106 in allestimento Gruppo N. Si riparte dal parco
assistenza di Carpaneto col sole. Ma se variano le condizioni
meteorologiche,poco cambia in vetta alla classifica. Così tra le storiche
continua l’egemonia di Riolo-Marin. Per loro bottino pieno: il primato in
tutte le speciali è una affermazione stentorea di superiorità che ammette
poche repliche. Ma sono in molti a contendersi scampoli di gloria.
Pagagnoni-Dell’Acqua puntano su una condotta regolare guardando più alla
classifica che alle prove; Parisi-Racca attaccano all’arma bianca dopo aver
pregiudicata la gara con un dritto già sulla seconda prova; Mosso – Racca
rimontano dopo un avvio idrofobo. Bene Coppolino-Merli, quindicesimi. Note
positive anche per Luciano e Marco Moranti, primi di classe con una Lancia
Fulvia Hf che realmente disputò sia il Montecarlo sia la locale “Coppa
Feraboli”. Matteo Beltrami e Ludovico Ollio si impongono nel Rally di Coppa
Italia. Anche per loro una dimostrazione di classe opalina, un successo
costruito sempre all’attacco, longanimi anche quando la strategia avrebbe
imposta una condotta più accorta. Alle loro spalle una si scatena una lotta
senza quartiere per le posizioni di rncalzo. Dopo sei speciali 1 decimo
separa Diaconia, terzo, da Tramelli, secondo: nella settima opera il
sorpasso, quindi vince l’ottava, “Veleia” e consolida la posizione.
Tra le vetture di Scadute Omologazione s’impone, invece, la Fiat 127 Sport
di Baudissone-Malgarini, precedendo avversari con modelli di cilindrata ben
maggiore.
Ufficio Stampa A.C.Cremona
|
Beltrami-Ollio (Renault Clio
Williams)
Giaconia-Torri (Renault Clio Rs)
Tramella-Bottazzi (Mitsubishi
Lancer Evo)
|