Sul podio d'arrivo della
Cittadella, il sindaco di Alessandria Rita Rossa ha premiato i
portacolori della Duemila Corse, che con la Mitsubishi Lancer Evo X
s'aggiudicano il rally organizzato da Club della Ruggine. Secondi della
classifica assoluta sono i cuneesi della Etruria, Marasso e Canuto, su
Peugeot 207 Super 2000. Terzo assoluto, primo di Gruppo N è l'acquese
Luca Roggero, in coppia con Gianluca Saglietti sulla Mitsubishi Lancer
Scuderia Monferrato. Sfiora il podio assoluto l'alessandrino Andrea
Zucconi, primo di Super 1600 con la Renault Clio Eurospeed e affiancato
alle note da Andrea Rossello.
Il Rally Coppa d'Oro saluta l'esordio sulle strade dell'Acquese, con la
vittoria di Marco Strata. Il genovese della Duemila Corse ha spinto
forte sull'acceleratore della Mitsubishi Lancer in versione R4 ed ha
dominato la gara del Club della Ruggine. Strata, centra la seconda
affermazione alla Coppa d'Oro dopo quella ottenuta nel 2014, al termine
di una prova generosa, veloce, senza errori, assecondato da una vettura
perfetta e competitiva. Concentrato, il ligure aveva una motivazione in
più a muoverlo più velocemente degli altri e a far tutto bene: regalare
la vittoria alla sua navigatrice, la Ylenia Garbero che abita proprio
sul tratto cronometrato più significativo del rally, la Castelletto
d'Erro. Strata all'arrivo: "Sono soddisfatto per questa affermazione
segna la fine di un periodo sfortunato, con alcuni ritiri. Mi sentivo
nuovamente sicuro nella guida che ultimamente avevo perso
Al di là di ogni motivazione "personale", Strata ha vinto in virtù di
una preparazione perfetta, di una condotta perfetta, di una vettura
perfetta che non ha accusato alcun problema e gli ha permesso di imporre
un alto ritmo alla gara che, sulla carta, vedeva diversi ottimi piloti
in grado di contrastarlo. A cominciare dall'astigiano Jacopo Araldo,
diventato il favorito d'obbligo dopo il forfait della vigilia
dell'annunciato Michele Tagliani, ed atteso alla prova del nove con una
vettura che guidava per la prima volta e avrebbe dovuto rivelarsi
d'assoluto, mentre ha lasciato intravvedere solo un filo di fumo azzurro
sprigionato dal motore "rotto" nella prima prova speciale e spedirlo a
casa anzitempo.
Proseguendo con quanti avrebbero potuto, ma non sono riusciti a
contrastare efficacemente Strata, grazie alle ottime prestazioni nella
fase centrale della gara è il valenzano Davide Riccio: primo della Super
Speciale Coinor nella serata del venerdì e poi secondo sino alla prova
numero cinque, che non ha terminato uscendo di strada nella parte
finale, vanificando ogni tentativo di rimonta dei 44" di ritardo dal
leader e concretizzare la bella prestazione che si stava prefigurando.
Nell'elenco di chi è stato oltremodo bersagliato dalla sfortuna, la
palma va assegnata senz'altro a Roberto Bobo Benazzo che, dopo una
ottima prestazione alla prova spettacolo, l'acquese in coppia con
Gianpaolo Francalanci è rincasato nella sua abitazione del Quartino di
Melazzo, poco distante dal punto in cui la il motore della Subaru
Impreza ha pensato di lasciarlo a piedi, esplodendo, senza lasciargli
scaricare sugli asfalti umidi neppure un grammo della sua innata
competitività.
Al secondo posto assoluto, con discreto ritardo dal vincitore, s'è
piazzato il cuneese della Etruria Marco Marasso, primo della Super 2000
con la Peugeot 207 della Balbosca, divisa con Marco Canuto, subito
protagonista di una uscita di strada nel corso dello Shakedown e poi
bravo a mettersi subito in gioco, occupando lungamente la terza piazza,
che diventa la seconda con il ritiro di Riccio. "Sono estremamente
contento per il podio, non sono in forma fisicamente e visto le premesse
non credevo in un simile risultato. Per fortuna è andato tutto bene,
spiace per gli avversari che si sono ritirati".
Il pilota di Neive non ha faticato a difendere la posizione, staccando
sensibilmente Luca Roggero, ottimo terzo assoluto. Sulle strade di casa,
l'acquese ha colto uno dei risultati più belli della sua carriera,
cercandolo in modo caparbio, conseguendolo salutando i tanti amici
assiepati lungo le speciali e firmando rilievi cronometrici di vertice
assoluto, vincendo la gara del Gruppo N in coppia con Gianluca Saglietti
per i colori della Scuderia Monferrato. "La terza posizione assoluta è
ottimo risultato, quelli davanti avevano un altro passo rispetto noi, ed
anche quelli che abbiamo dietro, siamo li in mezzo e va bene così. Uno
dei miei risultati".
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Strata-Garbero (Mitsubishi Evo
X R4)
Marasso-Canuto (Peugeot 207
S2000)
Roggero-Saglietti
(Mitsubishi Evo X)
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