31° RALLY COPPA D’ORO
MISSIONE COMPIUTA PER I “NUOVI ARTEFICI”
Non c’era dubbio del positivo risultato, anche se comunque la
preoccupazione di vedere andare qualcosa nel verso sbagliato ha mantenuto
la giusta attenzione degli addetti ai lavori per tutta la due giorni della
kermesse motoristica. Gli uomini di Carlo e Federico Lastrucci che con
Franco Balpieri e Beppe Massolo dirigono da anni il “Club della Ruggine”
già organizzatore del Rally delle Valli Vesimesi, del Circuito di Cremona
e del Varese Campo dei Fiori, oltre che da quest’anno della Coppa d’Oro,
hanno saputo allestire una gara perfetta sotto ogni aspetto. Ne è conferma
il numeroso pubblico che sulle prove speciali ha scatenato il tifo per i
propri beniamini in maniera corretta e rispettosa per l’ambiente; oltre
naturalmente il grande interesse per i media, televisioni e radio. L’unico
rammarico forse sta nell’esiguo numero dei concorrenti al via,
settantasette per l’esattezza ma per gli organizzatori non è certo motivo
di sconforto, consapevoli che la gara alessandrina negli ultimi anni è
stata sballottata troppe volte in campionati diversi e pertanto non presa
in considerazione dalla maggior parte degli equipaggi che si organizzano
una stagione annuale. Ora la gara è valida per la Coppa Italia di prima e
terza zona e per un po’ ci resterà, oltre naturalmente vantare la validità
per il Campionato Piemonte e Valle d’Aosta Rallie 2005.Metà sono i
concorrenti giunti alla fine della gara a conferma che le prove lunghe
sono molto selettive, sia per la preparazione atletica dei concorrenti che
a quella delle vetture impegnate in tour de force per parecchio tempo. Ne
è il caso di Gianluca Boffa e Max Barrera che per giungere in pedana
d’arrivo a festeggiare l’argento devono spingere la loro vettura col
motore in ebollizione. Altri ad averne fatto le spese sono Italo Ferrara
che nel corso della piesse 6, in un tratto inghiaiato ha messo due ruote
nel fosso perdendo oltre sei minuti prima che giungesse la proverbiale
“banda della spinta” per rimetterlo in carreggiata; si ritira prima
dell’arrivo. Oppure lo sfortunato Mauro Gaveglio che pochi metri prima di
entrare sulla piesse 5 fora una ruota e decide di percorrere il tratto
cronometrato senza sostituirla; risultato, perde la leadership della gara
oltre che disintegrare la fiancata posteriore sinistra della sua Renault
Clio supermillesei. Vincono l’acquese Bobo Benazzo con l’astigiano
Giampaolo Francalanci con una Subaru Impreza di gruppo N della Tecnica
Bertino, sempre protagonisti dell’alta classifica per tutta la gara che
proprio nell’ultima fatica staccano il miglior tempo infliggendo un
distacco di 12” agli avversari Boffa-Barrera in testa fino a quel momento.
Soddisfazione e orgoglio nell’attimo che ricevono la “Coppa d’Oro”, un
bellissimo esemplare in oro zecchino riprodotto fedelmente dall’originale
persasi poi nel tempo. Un attimo di silenzio e a stento, dalla possente
voce del driver acquese esce strozzata una dedica agli sfortunati
Francesco Pozzi ed Emanuele Curto scomparsi tragicamente 15 giorni or sono
mentre disputavano il Rally in Valle d’Aosta. Ma c’è un altro grande
evento che caratterizza il podio del Coppa d’Oro: il giovane alessandrino
Andrea Torlasco affiancato da Roberto Gallareto di Mombaldone con una
Renault Clio RS della Gima Autosport di Predosa, dimostra qualcosa di
importante a tutti e si piazza al terzo posto avendo combattuto per tutta
la gara con sagacia e temperamento
L’ufficio Stampa
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Benazzo-Francalanci
(Subaru Impreza)
Boffa-Barrera
(Renault Clio Will.)
Torlasco-Gallareto
(Renault Clio RS)
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