Da tempo non ci si ricordava una gara così intensa e combattuta. Il
Camunia Rally ha dispensato emozioni ed un finale thrilling non adatto
ai deboli di cuore. A spuntarla dopo sei prove speciali e cinquanta
chilometri cronometrati sono stati Ilario Bondioni e Sofia D'Ambrosio a
bordo della Skoda Fabia R5 Evo della PA Racing; la vittoria è stata
sudatissima, più delle altre tre precedenti conseguite nelle ultime
edizioni dal driver di Bienno: il vantaggio finale infatti è di solo 0"4
sui secondi classificati Andrea Mabellini e Virginia Lenzi, bravissimi
con identica vettura ma della DP Autosport.
Uno scambio di colpi senza tregua ha animato la loro sfida con distacchi
sempre irrisori che già facevano intuire un finale così mozzafiato: gli
ultimi due scratch decisivi, su Valsaviore ed Astrio, li ha piazzati
Bondioni dapprima scavalcando Mabellini per solo un decimo e poi
confermando, seppure di un soffio, la leadership.
Per Bondioni si tratta del quinto successo in carriera, il quarto al
Camunia dopo quelli colti con Maria Panteghini (nel 2017 e 2019) e con
Giovanni Maifredini (2018). Prima vittoria invece per la giovane
ossolana Sofia D'Ambrosio.
"Sono davvero felice perché una vittoria così ha un sapore speciale-
spiega Bondioni –è stata dura e Mabellini me l'ha fatta sudare: nelle
ultime due prove abbiamo dovuto superarci per batterlo tant'è che
abbiamo fatto segnare il tempo record di entrambi i tratti. Dedico a me
stesso questo successo perché quando una vittoria la vuoi con fermezza,
alla fine riesci a raggiungerla!"
Applausi anche a Mabellini e Virginia Lenzi che dopo aver vinto il
Prealpi Orobiche per solo 4"1 ora chiudono secondi ad un nonnulla da una
possibile doppietta. Aver tenuto testa al pilota di riferimento di
questa gara ed aver vinto due prove è segno di grande qualità.
Buon terzo gradino del podio per il varesino – ma ormai comasco a tutti
gli effetti – Andrea Spataro che insieme a Gabriele Falzone (Pavel Group)
ha disputato una buona gara senza eccessi ben sapendo che, con una Skoda
Fase1 e con una classifica di R Italian Trophy a cui badare, è un
risultato che vale oro.
Quarta piazza per i valtellinesi Varisto-Baruffi (Skoda Erreffe) che nel
finale hanno sopravanzato prima Dell'Era-Mometti (6° su VW Polo) e poi
Coppens-Degout (5° su Skoda).
Sedicesimo assoluto e primo di Due Ruote Motrici è Alan Ronchi, forte
driver locale che con la Clio S1600 della Top Rally ha fatto vedere
ancora una volta il suo ampio potenziale. Subito alle sue spalle "Galet"-Guzzi
hanno vinto la S2000 con la Skoda Fabia mentre primo di R3C si è
posizionato Moreno Cambiaghi, bravi a capitalizzare un'ottima prima
parte di gara.
Bagarre anche per la R2C andata al locale Giorgio Mendeni contro uno
scatenato Trevisani, entrambi su Peugeot 208 mentre il bresciano
Grimaldi con la Guglieri sono risultati primi. Bracchi-Doglio hanno
fatto volare la Peugeot 106 A6 con la quale hanno vinto la classe e
chiuso 37°. Marini ha vinto la N3 mentre l'ossolano Martinelli la A7.
Croci e la Gerevini, oltre alla vittoria di classe Rs2.0P hanno anche
primeggiato nel trofeo CFB2 Race Tech.
Trofeo Tommaso Rocco- Il memorial Tommaso Rocco, indetto dal gruppo "I
soliti 4 Gatti" è stato vinto da Francesca Belli in quanto navigatore
più giovane al traguardo: la copilota di Reghenzani è infatti nata
nell'ottobre 2001; il premio, come sempre, è un I Pad con l'app
I-Codriver per poter leggere le note.
A causa di un incidente accorso a Guerra, senza conseguenze per
l'equipaggio, la direzione gara ha dovuto sospendere la prova 6; solo
interrotta momentaneamente invece, la Ps5 per l'incidente di Ambrosio il
quale ostruiva il passaggio degli altri concorrenti.
Ufficio Stampa
Rally |
Bondioni-D'Ambrosio
(Skoda Fabia R5)
Mabellini-Lenzi
(Skoda Fabia R5)
Spataro-Falzone
(Skoda Fabia R5)
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