20° RALLY PIETRA DI BAGNOLO, Bagnolo p.te (CN) 20.10.2013

AL 20° RALLY DI BAGNOLO BIS DI OMAR BOUVIER

Vittoria indigena al 20° rally di Bagnolo (Cn), che si è svolto domenica intorno alla cittadina famosa per le sue cave di pietra. Sul gradino più alto del podio sale il pilota di Bibiana Omar Bouvier, 34 anni, impresario edile, che con il navigatore trevigiano Mattia Menegazzo su Peugeot 207 Super2000 (scuderia Giesse Promotion) conclude in un tempo globale di un'ora, 14 minuti, 20 secondi e 2 decimi le 7 prove speciali in programma, per un totale di circa 80 km cronometrati. Bouvier, che se ne è aggiudicate tre, era già arrivato primo assoluto al “Bagnolo”, come sempre organizzato da Sport Rally Team di Piero Capello, nel 2008, quando, proprio qui, aveva debuttato su  una Renault Clio Williams. Era un anno che non saliva su auto da rally, ed esordiva adesso su una Super2000. Sul palco è stato premiato dalla moglie Simona Giraudo, assessore al Bilancio del Comune di Bibiana (To). In seconda posizione, con un distacco di 47.6, il carmagnolese Gianfranco Vedelago, che in coppia con il valdostano Corrado Courthod (Mitsubishi Evo IX – Meteco Corse) ha firmato due ps, seguiti a 1'01.9 dai locali Paolo Bernardi e Ismaele Barra su Peugeot 207 Super2000 (Bagnolo Corse).
Gran pubblico sulle prove, nonostante un clima piovigginoso. Concentrata in un'unica giornata, con prove speciali ravvicinate e rese difficili dall'asfalto viscido, questa edizione 2013 è stata contrassegnata da un ritmo incalzante. Buon quarto posto per Gagliasso-Beltramo (Peugeot 207 S2000, New Driver's Team)), ed eccezionale performance del fuoriclasse valdostano  Elwis Chentre, in coppia con la modenese Isabella Gualtieri che, su una “piccola” Clio Williams di classe FA7 (Autosport Valle d'Aosta), chiude quinto assoluto a 1'36.3, primo fra le due ruote motrici.
Rispetto ai pronostici della vigilia, fuori il driver Alessandro Gino, che qui tentava il tris (primo nei due anni precedenti), ed è invece uscito sulla quinta, dopo aver vinto a quel momento due prove. Il pilota Claudio Vallino, stavolta abbandonato dal differenziale della sua Clio, rimane così l'unico nella storia ventennale del rally ad aver vinto tre volte.
Il “Bagnolo” rappresentava la finalissima stagionale di due Trofei, Twingo e Clio R3, il primo appannaggio di “Gil” Calleri e Flavio Bevione (Provincia Granda), il secondo di Pierluigi Maurino e Samuele Perino (011 Racing).
Fra le storiche, che correvano in coda alla gara, alloro per il pinerolese Guido Vivalda, navigato da Renzo Fraschia di Luserna, che sulla loro fiammante Porsche Carrera Rs, hanno siglato 5 delle 7 ps dedicate alle veterane.
Fra le 106 vetture moderne che avevano preso il via, in 75 hanno tagliato il traguardo.

 Classifica finale rally della Pietra di Bagnolo: 1. Bouvier-Menegazzo (Peugeot 207 S2000) in 1:04'24.4; 2. Vedelago-Courthod (Mitsubishi Evo IX) a 47.6; 3. Bernardi-Barra (Peugeot 207 S2000) a 1'01.9; 4. Gagliasso-Beltramo (Peugeot 207 S2000) a 1'13.0; 5. Chentre-Gualtieri (Renault Clio Williams) a 1'36.3; 6. Long-Fenoglio (Renault Clio Williams) a 3'25.8; 7. Melifiori-Ghietti (Citroen Saxo Vts) a 3'46.8; 8. Garello-Mollo (Peugeot 106 Rallye) a 3'51.2; 9. Rossi-Beltrame (Renault Clio S1600) a 3'52.3; 10. Bernardi-Carrucciu (Renault Clio R3C) a 3'57.4

Classifica storiche: 1. Vivalda-Fraschia (Porsche Carrera Rs) in 1:14'52.4; 2. Astesana-Santini (Ford Escort Rs) a 1'35.1; 3. Battiato-Barale (Opel Kadett Gte) a 5'29.9; 4. De Luca-Calcia (VW Maggiolino) a 22'13.5

Ufficio Stampa Rally


Bouvier-Menegazzo (Peugeot 207 S2000)


Vedelago-Courthod
(Mitsibishi Evo IX)


Chentre-Gualtieri (Renault Clio Williams)


Melifiori-Ghietti
(Citroen Saxo VTS)

Garello-Mollo
(Peugeot 106 Rallye)

Vivalda-Fraschia
(Porsche Carrera Rs)

In una giornata decisamente autunnale, con la temperatura mite ma sotto un fastidiosa pioggerella, la 20° edizione del Rally della Pietra ha preso il via, stamattina alla 9,15. Dalla pedana di piazza San Pietro, è sceso per primo l’equipaggio dei cuneesi Alessandro Gino-Marco Ravera, con la Peugeot 207 Super 2000, vincitori delle ultime due edizioni della gara organizzata dallo Sport Rally Team di Piero Capello. In tutto, sui 114 iscritti, sono partiti 111 concorrenti, 106 con le moderne, 5 con le storiche. Il primo passaggio sulla Morelli se lo aggiudicano Omar Buovier-Mattia Menegazzo, di appena 6 decimi davanti a Gino-Ravera, entrambi su Peugeot 207 S2000. Terzo gradino del podio per Gianfranco Vedelago-Corrado Courthod (Mitsubishi Evo IX), poi Bernardi-Barra (207 S2000), davanti alle due Clio di Long-Ribet e Chentre-Gualtieri. Concludono 103 moderne e tutte le 5 storiche, con Vivalda-Fraschia (Porsche Carrera RS) davanti a tutti.
Gino reagisce, e stacca il miglior tempo sulla ps 2 di Montoso, davanti a Bouvier, che mantiene la vetta della classifica. Poi Gagliasso-Beltramo (Peugeot 207 S2000), davanti a Vedelago, Bernardi, Chentre e Long. Mentre Marasso-Canuto, al momento ottavi, si ritirano dopo i primi 7.45 km di speciale per rottura del motore della loro Peugeot 207 Super2000. La speciale è conclusa da 97 moderne. Ancora tutte in gara le 5 storiche, con Vivalda che continua a dominare, davanti ad Astesana-Fantini e Gregorio-Aivano, entrambi su Ford Escort RS.
Anche sulla terza ps, a Prarostino, Bouvier, che fu vincitore assoluto del “Bagnolo” nel 2008, vince ed incrementa portando a 9,5 il vantaggio su Gino-Ravera, sempre secondi. Ancora terzo Gagliasso, davanti a Vedelago, Bernardi ed a un Elvis Chentre sempre più combattivo. La prova parte con una ventina di minuti di ritardo, per consentire l’intervento del carro attrezzi a rimuovere la vettura apripista 00, che ingombrava il percorso dopo un’uscita di strada. Non prende il via Cludio Vallino, in gara con Tiziana Desole. Il pinerolese di origine ligure, è fino ad oggi l’unico ad aver vinto per tre volte il Bagnolo, nel 2006, 2007 e 2009. Finisce anzitempo la gara anche per i veterani fratelli Giovanni ed Elio Baldi, per una “toccata” che mette fuori uso la loro Fiat 131 Abarth. Al riordino di Bibiana entrano 91 auto moderne ed ancora tutte le 5 storiche.
Al giro di boa dopo le prime tre prove speciali, la classifica vede Bouvier-Menegazzo, con 9,5 di vantaggio su Gino-Ravera. A 51,9 Vedelago-Couthod, a 1.08.6 Bernardi-Barra. Poi Gagliasso-Beltramo ed il sorprendente Chentre, navigato da Isabella Gualtieri, sesto assoluto e primo fra le omologazioni scadute.  Invariata la classifica delle storiche, con Vivalda sempre davanti ad Astesana e Gregorio.
La gara riparte con il secondo passaggio sull’anello della Morelli (Ps 4), dove si impone Alessandro Gino, che riduce a 3,3 il distacco dal leader Massimo Marasso, secondo nella prova alle sue spalle, davanti ai soliti Bernardi-Barra. Poi Gagliasso-Beltramo, Ferrarotti-Romei con la Renault R3-C, e Chentre-Gualtieri che precedono Vedelago-Courthod. Il carmagnolese, attardato per alcuni problemi, mantiene comunque la terza posizione in classifica. All’arrivo sono rimasti 87 gli equipaggi moderni in gara, con le storiche ancora al completo. La prova la vince Vivalda, ma Astesana è sempre primo in classifica con largo margine.
Colpo di scena nella quinta Ps, secondo dei tre passaggi sui 13 km della Montoso. Un leggero errore e la conseguente uscita di strada tolgono di gara Alessandro Gino, interrompendo la sua rimonta e dando in pratica via libera a Bouvier, che si aggiudica la prova con 7.2 di vantaggio su Bernardi-Barra. L’equipaggio della valle Po scavalca in classifica Vedelago, solo quinto dietro a Chentre, mentre anche Gagliasso-Beltramo, terzi a Montoso, sono ancora staccati in classifica di 4.7 dal carmagnolese. La pattuglia delle auto moderne si riduce a 83 equipaggi, con le storiche che rimangono in quattro dopo il ritiro di Gregorio-Aivano. Al terzo posto salgono Battiato-Barale su Opel Kadett.
Nel secondo passaggio a Prarostino (Ps 6), Bouvier si prende una pausa ed è solo quinto. Si impone Gianfranco Vedelago, che risale la classifica e si installa al secondo posto. Dietro di lui nella prova il sempre più sorprendente Chentre, staccato di 2,5. Seguono i soliti Gagliasso-Beltramo e Bernardi. Bouvier-Menegazzo, quando manca solo una speciale al traguardo, hanno 1.11,14 su Vedelago, 1.17,4 su Bernardi. Poi Gagliasso a 1.19,7 e Chentre, nonostante il “tempone” nella prova, che è comunque ottimo quinto a 1.36,6. Le auto moderne che entrano nel secondo riordino di Bibiana sono 79. Nessuno ritiro invece fra le storiche, dove ancora una volta vince Vivalda.

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