E’ partito da Saint Vincent il Trofeo Rally Asfalto 2011, lo ha fatto
con una delle gare di riferimento della serie, il 41° Rally Valle
d’Aosta – Saint Vincent, inaugurando la nuova formula con due gironi e
due finali. Il successo è andato in mano ai bresciani Luca Pedersoli e
Matteo Romano, alle prime esperienze con la Citroen C4 WRC, davanti ai
comaschi Re-Bariani, anche loro su una C4 WRC, con terzi Porro-Cargnelutti, su una Ford Focus WRC.
La vittoria di Pedersoli è arrivata al termine di un confronto acceso e
spettacolare: aveva preso il comando dalla seconda prova speciale,
disputata nel pomeriggio di ieri e durante la giornata odierna,
caratterizzata da sei impegnativi tratti cronometrati, ha avuto nel
rivale di sempre, Felice Re, un valido e coriaceo antagonista. Il pilota
della Scuderia Etruria, infatti, ha sempre insidiato il vertice e pur
incappando in un paio di “testacoda” ha saputo tenere sulla corda il
leader sino all’ultimo, con la vittoria di Pedersoli arrivata in
coincidenza dell’ultima prova di Col Zuccore. A confermare
l’effervescente dualismo tra i due vi è il distacco di soltanto
5”8.
Due terzi del podio sono dunque andati alle vetture francesi del “doppio
Chevron”, protagoniste del mondiale rally sino allo scorso anno, con
terza invece la Ford Focus WRC di Porro. Questi, aveva avviato la sfida
ieri sera diventando il primo leader del rally, per poi perdere terreno
per aver sofferto particolarmente il fondo umido. Durante il
confronto di oggi Porro è incappato in alcuni errori che hanno fatto
perdere il contatto con l’attico della generale ed allontanandolo di ben
oltre un minuto.
Ai piedi del podio, in quarta posizione, un altro pilota comasco, Marco
Silva, in coppia con Gianni Pina su una Citroen Xsara WRC. Per Silva una
prestazione sotto tono per via di problemi palesati all’assetto e mai
risolti completamente, mentre la quinta posizione è stata appannaggio di
Michele Cinotto, pure lui su una Citroen Xsara WRC, con la quale era al
debutto. Il pilota di Cuorgné, tra l’altro vincitore della gara nel
lontano 1981, qui in coppia con il toscano Michi, ha sofferto in avvio
di gara per una foratura, dalla quale si è ripreso prontamente con una
rimonta decisa oggi.
Come una rimonta decisa l’ha operata il siciliano Alfonso Di Benedetto,
con una Peugeot 207 S2000. Aveva iniziato il rally con l’handicap pure
lui di una foratura, che lo aveva relegato al decimo posto assoluto,
posizione che ha migliorato con costanza di prestazioni di alto livello
sino alla sesta finale sotto la bandiera a scacchi.
In Gruppo N vittoria maturata nelle ultime battute del rally per il
piemontese di Carmagnola Gianfranco Vedelago (Mitsubishi Lancer EVO IX),
anche settimo assoluto. Sino alla sesta prova il comando della categoria
era stato del calabrese Franco Laganà, con una Mitsubishi Lancer
Evolution. L’esperto pilota naturalizzato barese, nonostante alcuni
problemi al leveraggio del cambio oltre che per una foratura, era
riuscito a tenere in mano lo scettro del migliore, tenendo alla frusta
l’altro, rallentato da un paio di testacoda poi, dalla penultima prova,
ha perso terreno soffrendo l’iniziativa dell’altro. Terzo di gruppo è
arrivato il reggiano Marco Belli (Mitsubishi Lancer Evolution), alla sua
prima esperienza nella gara aostana.
Tornando al ranking assoluto, ottava piazza, primo dei driver locali,
sempre molto competitivi davanti al pubblico amico, per Fabrizio
Denchasaz, con una non facile Citroen Xsara WRC. Dopo aver iniziato la
gara con la quinta piazza, era uscito dalla top ten assoluta durante le
prime fasi odierne a causa di un problema di natura elettrica durante la
terza prova.
Per la nona posizione si torna a parlare di Laganà e la decima evidenzia
di nuovo un pilota aostano, Oscar Rolando, con una Renault New Clio R3
con la quale, risultando anche primo tra le due ruote motrici, si è
prontamente rifatto della battuta a vuoto della passata edizione quando
dovette ritirarsi per incidente.
Tra i ritiri eccellenti si sono registrati quelli del marchigiano Lucio
Petrocco (Subaru Impreza WRC), per il danneggiamento del braccio di una
sospensione durante la penultima prova speciale e di Enrico Riccardi
(dopo la PS 7), protagonista del gruppo N con una Subaru Impreza N14,
per rottura del collettore di scarico.
La gara si è rivelata un nuovo successo, per ACVA Sport, che ha in
consegna la gestione tecnico organizzativa della manifestazione su
delega dell’Automobile Club Valle d’Aosta. Ha proposto ancora una volta
un rally di grande effetto, evidenziato da un percorso di categoria
superiore, apprezzato ampiamente dai piloti e seguito da numerosi
appassionati, degna cornice dell’inizio stagionale della serie cadetta.
Ufficio Stampa Rally
-mgtcomunicazione-studioAlessandro
BUGELLI |
Pedersoli-Romano
(Citroen C4 WRC)
Re-Bariani (Citroen C4 WRC)
Di Benedetto-Michelet (Peugeot 207 S2000)
Vedelago-Quattrocchio (Mitsubishi Lancer Evo IX)
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