La firma sulla
vittoria del 36° RallyLana, quarto atto del Campionato Italiano Rally
Asfalto e valido anche per la Coppa Rally di Zona 1 è quella del
bresciano Stefano Albertini, in coppia con l'esperto Danilo Fappani, su
una Skoda Fabia Rally2/R5.
Organizzata congiuntamente da rallyLANA.ALIVE a.s.d. e New Turbomark la
gara si era avviata nella serata di ieri, con l'impegno più lungo, i
poco meno di 24 chilometri della "Città di Biella" (uno dei tratti
competitivi più lunghi in assoluto in Italia) ed ha subito offerto
momenti ad alta tensione, con la classifica presa in mano dalle prime
battute dal giovane, bresciano pure lui, Andrea Mabellini, 24 anni, uno
dei giovani più promettenti della filiera verde italiana delle corse su
strada.
In coppia con Virginia Lenzi, il pilota del campionato europeo del MRF
Tyres Dealer Team, arrivato nel biellese per preparare al meglio
possibile l'impegno di Roma della settimana prossima, era riuscito a
passare al comando con un attacco deciso per poi riuscire a difendersi
dai diversi attacchi che arrivavano da più parti e fino alla sesta prova
era riuscito nell'intento, per poi dover alzare bandiera bianca causa
una foratura posteriore che ha generato un ritardo pesante, incolmabile.
Da quel momento la leadership è passata in mano ad Albertini, che
seguiva il conterraneo a soli quattro secondi dopo cinque impegni
cronometrati ed il pilota di Vestone non si è lasciato sfuggire
l'occasione per porre la sua prima firma nel prestigioso albo d'oro del
RallyLana con una prestazione cristallina.
Una seconda piazza di grande valore è quella maturata con l'ultima prova
speciale da parte del romagnolo Simone Campedelli, con Tania Canton su
una Skoda Fabia, che sull'ultima prova ha potuto accarezzare "l'argento"
togliendolo dalle mani del locale Corrado Pinzano (Volkswagen Polo
Rally2/R5) il quale, proprio nel momento topico in cui stava rintuzzando
gli attacchi dell'altro, è stato rallentato da una foratura che con la
perdita di circa 30" lo ha arretrato al gradino più basso del podio.
Un "bronzo" comunque cristallino, quello di Pinzano, il vincitore
uscente della gara, che ha corso non al massimo della forma fisica e
soprattutto per onor di firma, debilitato dai postumi di uno stato
influenzale che lo aveva messo anche in forse dal correre.
Campedelli, anche lui quest'anno impegnato nel campionato continentale,
ha avviato la gara con cautela, mèmore anche del repentino ritiro per
incidente del 2022 e comunque badando, nell'intero arco della
competizione, a "sentire" le sensazioni trasmesse dalla vettura in vista
pure lui della prossima settimana a Roma.
Ai piedi del podio, quarto con una prestazione costantemente nei
quartieri alti del ranking, il comasco Corrado Fontana, con Arena alle
note sull'unica vettura World Rally Car al via, la Hyundai i20 WRC. Per
il lariano una prima parte di gara difficile, condizionata da difficoltà
al cambio, che non hanno comunque impedito di immagazzinare punti
importanti per la classifica tricolore.
Top five completata dal vercellese Ivan Carmellino, il "Re del
ghiaccio", visto che sulla neve è il top driver italiano, affiancato da
Tirone, anche lui su una Fabia. Gara di carattere, estremamente
redditizia, per loro, che non hanno certo avuto timori reverenziali
verso i migliori interpreti del tricolore, firmando una prestazione
certamente d'effetto e con riscontri cronometrici sempre in alto.
Sesto sotto la bandiera a scacchi l'aostano Chentre, con una Skoda anche
lui, che della pattuglia arrivata a giocarsi il coefficiente maggiorato
di 1,5 per la Coppa di prima zona è risultato quello che ne ha tratto
maggior beneficio, con un altro dei "papabili", il toscano Santini,
fermato dalla sua Skoda durante la terza prova speciale causa un
semiasse rotto.
Settima posizione per Bocchio-Mazzilli (Skoda), ottavi Marasso-Pieri (Skoda)ed
ha certamente fatto notizia sia sotto l'aspetto tecnico che anche sotto
quello affettivo dei tanti appassionati biellesi di rally la nona piazza
assoluta centrata dal figlio d'arte Alessandro Negri, figlio del
blasonato Davide, al suo debutto con una Skoda, condivisa con l'esperto
Harshana Ratnayake, mentre la top ten è stata chiusa da Colombi-Rivoir (Skoda
pure per loro).
Di non troppo fuori dai dieci dell'assoluta, quindi undicesima, la prima
vettura "due ruote motrici", nel caso la Peugeot 208 Rally4 di Stefano
Santero, in coppia con Fabio Grimaldi, mentre il ritorno alle gare della
Suzuki Rally Cup dopo due mesi dalla "Targa Florio" ha coinciso con la
nuova vittoria di Matteo Giordano e Manuela Siragusa, i quali hanno
ulteriormente in vetta alla classifica del monomarca del sol levante.
CLASSIFICA ASSOLUTA (TOP TEN):
1. Albertini-Fappani (Skoda Fabia Evo R5) in 1:03'20.4; 2.
Campedelli-Canton (Skoda Fabia Evo R5) a 6.9; 3. Pinzano-Turati (Volkswagen
Polo Gti) a 34.4; 4. Fontana-Arena (Hyundai New I20 Wrc) a 44.6; 5.
Carmellino-Tirone (Skoda Fabia Evo R5) a 50.8; 6. Chentre-Canepa (Skoda
Fabia Evo R5) a 1'02.9; 7. Bocchio Ramazio-Mazzilli (Skoda Fabia Evo R5)
a 2'13.3; 8. Marasso-Pieri (Skoda Fabia Evo R5) a 2'24.5; 9.
Negri-Ratnayake (Skoda Fabia Evo R5) a 2'49.3; 10. Colombi-Rivoir (Skoda
Fabia Evo R5) a 4'14.9.
Ufficio Stampa
Rally |
Albertini-Fappani
(Skoda Fabia Evo R5)
Campedelli-Canton
(Skoda Fabia Evo R5)
Pinzano-Turati
(VW Polo Gti)
Fontana-Arena (Hyundai New I20 Wrc)
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