Rally Due
Laghi: Nessuno avvicina la rotta di Davide Caffoni-Massimo Minazzi
Vittoria secca ed incontestabile per l'equipaggio
della New Turbomark, che impone la sua legge dal primo all'ultimo metro,
concedendo il bis della scorsa edizione. La gara ha riservato però
numerosi colpi di scena alle spalle di Caffoni-Minazzi, a cominciare da
Vietti-Urban, fermi sin dallo shake down. Alle spalle dei vincitori uno
spettacolare Mattia Pizio, con la Clio R3C, regola un determinato
Silvano Patera. Gara dura e selettiva che costringe al ritiro anticipato
ben 20 dei 54 equipaggi al via
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Inavvicinabili;
semplicemente inavvicinabili. Davide Caffoni e Massimo Minazzi hanno
tenuto lontano gli altri equipaggi presenti alla seconda edizione del
Rally Due Laghi, che ha unito le città di Omegna e Domodossola, il Lago
Maggiore ed il Lago D'Orta. Hanno vinto con autorevolezza tutte le dieci
prove speciali in programma, le sei di sabato 28 marzo e le quattro di
domenica 29 marzo, fra le quali la celeberrima ed osannata Montecrestese,
tornata ad accogliere le vetture da rally dopo oltre un lustro,
concedendo il bis della scorsa edizione e monopolizzado l'albo d'oro
della gara..
Raccontato così sembra che tutto sia stato facile per l'equipaggio della
New Turbomark, assecondato da una perfetta Peugeot 207 S2000 curata da
Balbosca. E tutto lo è diventato con il trascorrere delle prove
speciali, quando si sono persi via via per strada tutti i principali
antagonisti di Caffoni-Minazzi. Avversari che hanno cominciato a
lasciare via libera ai due protagonisti della gara fin dallo shake-down
di sabato mattina quando l'equipaggio numero 1, formato da Valentino
Vietti-Paolo Urban ha toccato un rail con la sua Peugeot 207 S2000. Se
dall'esterno la botta non sembrava grave, appena i meccanici hanno
controllato la vettura si è capito che per i portacolori della Speed
Fire Racing la partenza sarebbe stata una chimera. Sempre nello
shake-down c'è stato un'altra toccata importante, quella di Giuseppe
Fugazzotto affiancato da Samuele Perino. Questa volta pareva che i
meccanici fossero riusciti a compiere il miracolo e Fugazzotto si è
presentato regolarmente al via da Omegna sabato pomeriggio alle 14.00.
Ma la sua corsa è durata appena tre prove speciali; visto che i tempi
non erano in linea con le aspettative, il pilota lombardo, ha preferito
lasciare in parco assistenza la sua Ford Fiesta R5.
A quel punto il più serio antagonista di Davide Caffoni si è rivelato lo
svizzero Stefano Mella, affiancato dal piacentino Enrico Bracchi, con la
Ford Fiesta S2000, che però già nel corso della seconda prova speciale
ha dovuto rallentare il suo passo per problemi di motore, finendo per
ritirarsi a fine Motta Rossa. Il testimone di inseguitore più solerte è
toccato allora a Fabrizio Margaroli-Andrea Destri, per la prima volta ai
comando della Peugeot 208 R5, gemella della vettura vittoriosa nella
prima gara del Campionato Italiano Rally al Ciocco. Margaroli e Destri
hanno proseguito la loro azione incisiva fino allo start del secondo
passaggio di Sovazza-2, la speciale conclusiva della prima giornata,
quando la frizione della 208 R5 ha detto stop costringendoli al ritiro.
Mentre Davide Caffoni e Massimo Minazzi prendevano sempre più il largo,
alle loro spalle si è accesa la lotta per la seconda piazza che ha
coinvolto Mattia Pizio-Luca Simonini e Silvano Patera-Arianna Ravano. A
prevalere sono stati Pizio-Simonini, grazie ad una condotta di gara
senza la minima sbavatura e perfettamente assecondati dalla loro Clio
R3C. Qualche problema in più per il Silvano “il monello” Patera, che ha
dovuto cedere la strada al più giovane avversario nella seconda tornata
di prove del sabato a causa di qualche problema ai semi-assi, che
limitavano la trazione della sua Peugeot 207 S2000 ed un testacoda sulla
Motta Rossa. La rincorsa del sabato non è bastata a Patera per
riacciuffare Pizio-Simonini che hanno festeggiato una strepitosa seconda
piazza nella splendida Piazza del Mercato, cuore storico e medievale del
centro cittadino di Domodossola, davanti ad un soddisfatto Silvano
Patera.
Lotta sul filo dei secondi per la quarta piazza fra le due Mitsubishi
Lancer Gruppo N di Ivo Frattini e Sergio Rognoni, che solo nel finale
sono riusciti a distanziare l'ancora poco esperto Paolo Barbieri,
affiancato da “Leon”, che hanno concluso sesti, superati di un battito
di ciglia da Silvio Pelgantini-Giovanni Malandra, quinti assoluti e
secondi di Gruppo R con la loro Clio R3C. Settima piazza per l'ottimo
rientro dopo quattro anni nel mondo delle corse per Giacomo Trisconi (Clio
R3C) affiancato dalla navigatrice di Omegna Elena Zeffiretti che hanno
preceduto una coppia di equipaggi protagonisti di un serrato duello per
il successo in Classe A6. Sul traguardo hanno prevalso di 12”6 Fabrizio
Dinetti-Barbara Bossi, ottavi assoluti con la loro Peugeot 106, afflitti
nella prima parte di gara da noie ad una candela, davanti ad Alfredo
Minesi-Lorenzo Zanni, noni assoluti, che hanno guidato la graduatoria di
classe per le prime due prove, prima di incappare in un testacoda che li
ha costretti alla rimonta, senza però riuscire a riagganciare
Dinetti-Bossi.
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Caffoni-Minazzi
(Peugeot 207 S2000)
Pizio-Simonini (Renault New Clio R3C)
Patera-Ravano
(Peugeot 207 S2000)
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