Una grande vittoria
del pilota di Domodossola che ne sottolinea il momento favorevole, a
distanza di un mese dal successo al Rally delle Valli Ossolane è
nuovamente riuscito a stappare lo champagne, nonostante una vettura
leggermente inferiore di potenza.
Attaccando subito dall’inizio Margaroli ha preso il comando della gara
aggiudicandosi le prime due prove di sabato poi ha costantemente
consolidato senza eccedere e badando a non commettere errori nella
seconda tappa di domenica, portando così a casa il successo finale.
A contendergli la vittoria ci ha provato Gianluigi Cogo di Gattico, in
coppia Luca Pieri, ma nonostante l’ottima prestazione, il pilota della
Renault Clio S1600, ha dovuto accontentarsi del secondo posto con 25’’3
di distacco, complici anche un paio di incovenienti tecnici. Terzo
gradino del podio per la Subaru Impreza dell’equipaggio Riccardi-Contini,
vincitori con una gara strepitosa anche della classifica di gruppo “N”,
i quali hanno avuto la meglio per soli 2’’7 su Emanuele Graffieti, che
dopo tanti problemi nella prima tappa, nella seconda giornata di gara
vincendo ben tre prove speciali con l’Opel Corsa S1600, aveva iniziato a
sperarci. Ai piedi del podio, in quarta posizione assoluta, troviamo la
Citroen Saxo di Peruccio, che precede di appena due secondi la Renault
New Clio di Toso, secondo nella classifica di gruppo “R”. Settimo posto
finale per Davide Caffoni su Renault Clio RS, bravissimo nel vincere ben
due prove del rally e terminare secondo di gruppo “N”. e primo
dell’agguerrita N3 davanti a Faggio.
Alle spalle di Caffoni, si posiziona la Renault New Clio di Gianello,
terzo di gruppo “R”, che precede l’altra Renault Clio R3 di Corinaldesi.
Chiude il gruppo dei primi dieci Petracca, il quale ottiene il successo
finale nella classe A6 con la Peugeot 106.
Nel rally riservato alle vetture storiche la vittoria finale se è andata
alla Porsche 911sc di Erminio Forti ex campione tricolore di autocross,
precedendo nell’ordine l’equipaggio Porsche formato da Faggio-Leonardi
che vinsero il primo 111 storico nel 2006, seguiti dall’Opel Ascona 400
di Frigiolini al terzo.
Oltre alle belle prestazioni di tanti piloti, a far da protagonisti in
quest’edizione del “111 Minuti”, sono stati proprio i colpi di scena, a
partire dall’esclusione alle verifiche dei locali Roggia e Lombardi non
ammessi al via per irregolarità tecniche alle due Super 1600 della
Twister, fino a giungere ai numerosi inconvenienti e incidenti (non
gravi fortunatamente) che nonostante organizzazione e direzione gara
abbiano fatto di tutto per ridurre al minimo i disagi, hanno generato
diversi tempi imposti sulla prima tappa. La gara molto selettiva
caratterizzata anche da un caldo torrido, ha visto al traguardo solo 74
delle 134 al via, tra i quali Pastore (motore ko alla Peugeot S2000)
alla penultima prova e lo sfortunato Giorgio Centofanti virtualmente
vincitore della FA7 fino dopo l’ultima prova e poi fermato
nell’avvicinamento al traguardo da una beffarda rottura del cambio.
Ufficio Stampa
|
Margaroli-Rossi
(Renault New Clio)
Cogo-Pieri
(Renault Clio S1600)
Riccardi-Contini
(Subaru Impreza)
|