Paolo Andreucci ed Anna
Andreussi, con la Peugeot 207 S2000 ufficiale di Peugeot Italia, hanno
vinto oggi il 35. Rally 1000 Miglia, prima prova del Campionato Europeo
Rally e seconda del tricolore. La gara si è svolta tra la serata di
giovedì ed il pomeriggio odierno su un percorso punteggiato da 14 Prove
Speciali, disegnate nella provincia bresciana ed ha regalato spettacolo
ed emozioni, come nella più vera tradizione della gara della celeberrima
“freccia rossa”.
Il successo odierno di Andreucci è il quinto al “1000 Miglia” ed è anche
il bis del Campione Italiano in carica quest’anno nel Campionato
tricolore, avendo vinto circa un mese fa anche all’esordio del Ciocco,
in provincia di Lucca. Una vittoria maturata nelle prime battute di
ieri, in momenti quanto mai accesi nei quali ha saputo tenersi saldo di
nervi quando veniva attaccato in concreto dall’aostano Elwis Chentre,
anche lui con una Peugeot 207 S2000, tra l’altro “griffata” dalla locale
squadra Vieffecorse. Per Andreucci, da tre quarti della prima giornata
la gara si è fatta poi più facile, grazie all’inconveniente dell’altro ,
tradito da un semiasse, il motivo per cui ha perso terreno importante in
classifica.
Oggi, nelle altre sette prove disputate, per Andreucci si è trattato di
controllare la situazione senza trovare eccessi, visto che il divario
con chi è poi andato ad occupare il resto del podio permetteva di andare
in scioltezza. La seconda posizione finale è andata nelle mani di Luca
Rossetti e Matteo Chiarcossi, vale a dire l’equipaggio ufficiale Abarth,
con la Grande Punto S2000. I friulani hanno corso in costante rimonta a
causa di un testa-cosa patito nelle prime battute di ieri, dopo il quale
hanno saputo interpretare al meglio il percorso bresciano sia come
soluzioni di assetto che di pneumatici.
Il gradino più alto del podio è stato appannaggio di Renato Travaglia e
Lorenzo Granai, al loro ritorno (dopo l’esperienza del 2009 alla Targa
Florio) con la Skoda Fabia S2000, esemplare privato della DP Autosport.
L’accoppiata trentino-toscana ha cercato per tutta la gara il miglior
dialogo con la vettura boema progredendo di prova in prova, iniziando
così al meglio la loro scalata al Campionato Europeo che è nelle loro
mire.
Ai piedi del podio, in quarta posizione, i bergamaschi Perico-Carrara
(Peugeot 207), rimontati bene dopo una prima giornata dannata con
l’assetto mai trovato (pur con problemi di regolazione dei
differenziali), confortata oggi da riscontri cronometrici importanti.
Quinto ha terminato l’inossidabile Franco Cunico (Peugeot 207 S2000), al
termine di una gara che lo ha visto in difficoltà con il fondo asciutto
delle strade, problema sorto con le scelte di assetto e con la
regolazione dei differenziali.
Sesta posizione per il cuneese Luca Betti (Peugeot 207), al termine di
un impegno passato a cercare la miglior regolazione possibile con la
vettura con la quale, anche lui, cercherà un nuovo assalto continentale.
Settimo ha concluso Chentre, con un’altra giornata sofferta a causa di
una foratura che ha vanificato definitivamente una possibilità di
rimonta ed ottavo il ligure Alessio Pisi (Peugeot 207), che ha
evidenziato uno scarso feeling con le prove speciali bresciane.
Il primo equipaggio straniero ha finito la gara in nona posizione, a
conferma che il “1000 Miglia” è terreno ostico a chi arriva da oltre
confine (l’unico vincitore non italiano della gara fu nel 2003 il
portoghese Campos). Si tratta del bulgaro, affezionato comunque a
Brescia, Dimitar Iliev, con una Skoda Fabia S2000.
Fermento e grande agonismo tra gli “Junior” Under 28. Dopo una prima
parte di gara dominata dalla Citroen DS3R3 ufficiale del Team Italia del
varesino Andrea Crugnola, il successo è andato al suo compagno di
squadra Simone Campedelli, affiancato dal copilota locale Fappani.
Crugnola, infatti, è arretrato pesantemente in classifica durante la
prima prova speciale di oggi per una uscita di strada conseguenza di un
testacoda, con il quale ha perso circa dieci minuti. Campedelli, ha
rilevato il testimonio gestendo poi la situazione (nonostante una
foratura a metà giornata) con calma sino alla bandiera a scacchi, sotto
la quale ha preceduto il siciliano Nucita (Renault Clio) e risultando
pure decimo nella generale.
La corsa riservata al titolo “Produzione”, per le vetture del Gruppo N
derivate dalla serie, il successo, è andato al campano di Cava dei
Tirreni Maurizio Angrisani, con una Mitsubishi Lancer Evolution,
bissando così la vittoria del Ciocco.
I Trofei monomarca presenti al via hanno prodotto numerosi spunti
tecnici: il Trofeo Renault Clio Top è stato vinto dal bresciano Stefano
Albertini, che ha vivacizzato soprattutto la seconda fase del confronto
con un finale incandescente, finendo undicesimo alla guida della sua
Clio R3. La Mitsubishi Castrol Evolution Cup da Angrisani ed il Trofeo
Abarth 500 Selenia Rally dal cuneese Michele Tassone.
In chiave di piloti locali, Giampietro Antonelli ha brillato nella prima
parte di gara, per poi ritirarsi a fine prima giornata per uscita di
strada mentre è andata di nuovo male ad Andrea Dallavilla, mai entrato
nel vivo del confronto, prima di gettare la spugna oggi.
La gara ha perso alcuni “nomi”: dal novarese Piero Longhi (Peugeot 207),
ritiratosi ieri mattina per indisposizione fisica, al veronese Umberto
Scandola, tradito dalla sua Ford Fiesta S2000 con un panne elettrica
durante la PS 9 di Moerna.
Ufficio Stampa Rally |
Andreucci-Andreussi
(Peugeot 207 S2000)
Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto S2000)
Travaglia-Granai
(Skoda Fabia S2000)
Campedelli-Fappani
(Citroen DS3)
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