Sei
stagioni dopo il successo nel 2000, Paolo Andreucci ha firmato
nuovamente oggi l’albo d’oro del Rally 1000 Miglia vincendo l’edizione
dei trenta anni. Una vittoria significativa, per il pilota di
Castelnuovo Garfagnana (Lucca), che ha portato anche al secondo trionfo
in tre gare la nuova Fiat Grande Punto Super 2000, dopo quello del
Ciocco circa un mese fa. Per Andreucci, che tra l’altro ieri ha
festeggiato il suo 41° compleanno, è stato un dominio assoluto, essendo
passato al comando, senza mai vacillare, già dal prologo spettacolo di
giovedì sera nell’autodromo di Franciacorta “Daniel Bonara” a
Castrezzato (Brescia). La gara, due tappe e sedici prove speciali (da
giovedì sera ad oggi pomeriggio alle 17,40 con bandiera a scacchi in
Piazza della Loggia a Brescia) nel classico percorso nelle prealpi
bresciane, tanto ostico quanto esaltante, oltre ad essere la terza prova
del tricolore assoluto di rally apriva anche la contesa del Campionato
Europeo. Questo spiega il notevole afflusso di concorrenti stranieri
alla gara ed anche il grande interesse avuto dai media, dagli addetti ai
lavori e dagli sportivi appassionati.
Paolo Andreucci ha guidato la classifica della gara senza accusare il
minimo problema alla sua vettura, la quale lo ha assecondato in ogni sua
iniziativa valida per contrastare un’agguerrita concorrenza. Non sono
mancati i colpi di scena, con i quali sono spariti dalla classifica
diversi papabili per il successo di questa gara così ambita: il valzer
dei ritiri eccellenti lo aveva iniziato Franco Cunico, tradito
dall’alimentazione della sua Mitsubishi Lancer EVO IX poco dopo il via
di giovedì sera poi, nella prima tappa, hanno alzato bandiera bianca
Renato Travaglia (MItsubishi Lancer EVO IX-incidente PS 2), Andrea
Navarra (Fiat Grande Punto S2000 rottura idroguida-PS 2), Piero Longhi (Subaru
Impreza Sti-rottura del cambio dopo PS 3), Giandomenico Basso (Fiat
Grande Punto S2000-incidente PS3), Alessandro Perico (Subaru Impreza
STI-incidente PS 5), Luca Rossetti (Peugeot 206 S1600-rottura del cambio
dopo PS 5) e Andrea Aghini (Subaru Impreza STI-rottura della
trasmissione PS 7).
Solo Basso, Perico e Rossetti, tra i “big”, hanno sfruttato la regola
del “Super Rally”, che permette di rientrare in gara nella tappa
successiva con una penalità di 5’ per ogni prova non portata a termine,
ma non per questo è mancato lo spettacolo, nella gara bresciana. Alle
spalle di Andreucci, infatti, si è scatenata un’accesa bagarre, che ha
visto brillanti protagonisti il locale Andrea Dallavilla (Mitsubishi
Lancer EVO IX), che per tutta la prima tappa era riuscito con forza a
rimanere in scia di Andreucci, per poi perdere terreno con le prime
battute di oggi, a causa di una “toccata” sulla seconda prova di “Irma”,
lamentando anche problemi di potenza al motore. Ne ha approfittato l’astigiano
Luca Cantamessa (Subaru Impreza STi), che con un attacco concreto sui
primi 32 km. e passa della prova di Colle San Zeno è balzato in seconda
posizione dalla quarta che aveva al termine della prima frazione di
gara.
Terzo gradino del podio per il ligure Sandro Sottile (Mitsubishi Lancer
EVO IX), per tutta la gara sempre ai vertici, nonostante si sia ferito
ad un piede a metà prima tappa mentre stava sostituendo un pneumatico.
Sottile, ancora con un feeling da trovare in pieno con la macchina ed
anche con gli pneumatici, ha saputo comunque interpretare al meglio le
insidie che il 1000 Miglia riserva a chiunque osi sfidarlo.
Immediatamente fuori dal podio un deluso Dallavilla, che ha proseguito
così la sua prima parte di stagione punteggiata dalla sfortuna, mentre
la quinta piazza è andata in extremis al biellese Fabrizio Ratiglia (Mitsubishi
Lancer EVO IX), il quale ha rilevato la posizione tenuta in mano sino
alla PS 16 dal toscano Stefano Bizzarri, prima che quest’ultimo
incappasse in un errore quando era anche ampiamente primo tra le vetture
a due ruote motrici con la sua Renault Clio S1600. Tra i due c’è stata
lotta per tutta la giornata conclusiva, complice anche un testacoda di
Ratiglia in prima mattina.
Sesta piazza per il valtellinese Andrea Perego (Subaru Impreza STI) con
una gara regolare, seguito da compagno di squadra Denis Colombini, il
quale consolida così anche il primato in classifica della “under 25”.
Completano la top ten l’altro locale Luigi Ricci (Subaru Impreza STI),
lo spagnolo ufficiale Peugeot Enrique Garcia Ojeda, con una 206 S1600,
primo quindi delle due ruote motrici ed il lucchese Luca Cecchettini (Mitsubishi
Lancer EVO IX). Ha concluso anche Giandomenico Basso, alla prima
esperienza sulla Punto S2000 ufficiale, con la quale ha cercato di
trovare il miglior feeling, in vista del prosieguo della sua seconda
stagione nel Campionato Europeo
Nel trofeo Fiat Punto Abarth, la prima gara della stagione (i
partecipanti hanno corso soltanto la prima tappa) ha invece prevalso il
reggiano Davide Gatti, davanti al versiliese Nicola Caldani, mentre nel
monomarca Peugeot Sporty ha vinto il ligure Claudio Vallino (Peugeot 206
RC), grande esperto dei monomarca.
Soddisfazione da parte dell’AC Brescia che aver visti premiati i propri
sforzi organizzativi per proporre una manifestazione degna del suo nome
e del suo blasone. I due giorni di gara, corsi in prevalenza con il bel
tempo, a parte un violento temporale a metà prima tappa, sono stati
seguiti dal pubblico delle grandi occasioni, che ha assistito alle
evoluzioni dei propri idoli nella massima compostezza e sicurezza. Anche
via internet la gara ha avuto un grande successo, con il sito ufficiale
“www.rally1000miglia.it” che ha avuto circa un milione di pagine
visitate in tre giorni, record assoluto da quando la manifestazione è
“in rete”.
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Andreucci-Andreussi
(Fiat Punto S2000)
Cantamessa-Capolongo
(Subaru Impreza STI)
Sottile-Nari
(Mitsubishi Lancer Evo IX)
CLASSIFICA FINALE:
1. Andreucci-Andreussi (Fiat Punto Abarth S2000) in 3.04’20”8; 2.
Cantamessa-Capolongo (Subaru Impreza STI) a 1’28”8; 3. Sottile-Nari (Mitsubishi
Lancer EVO IX) a 2’01”4; 4. Dallavilla-Vernuccio (Mitsubishi Lancer EVO
IX) a 2’34”6; 5. Ratiglia-Zanella (Mitsubishi Lancer EVO IX) a 4’40”0;
UFFICIO STAMPA Studio ALESSANDRO BUGELLI - timepress@virgilio.it
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